S. Maria degli Angeli
La parrocchia s. M. degli Angeli risale agli anni settanta. E’ stata costruita per servire una comunità in costante crescita. Nel 1964 Casali contava già 1.800 abitanti. Don Vincenzo D’Emidio, parroco di S. Nicola di Bari veniva a celebrare durante le festività e tutte le domeniche. Con l’arrivo di Mons. Mario Patrignani iniziava l’organizzazione della comunità parrocchiale e le celebrazioni avevano luogo in un locale debitamente adattato lungo la Via Nomentana, al Km 22. Nel 1970 l’asilo parrocchiale ha accolto i bambini. La Chiesa parrocchiale è stata progettata dall’architetto Giorgio Ferretti. Dal 1994, Mons. Patrignani è andato in pensione ed è stato nominato parroco don Fabrizio Testa fino al 1995 che ha portato una ventata di entusiasmo giovanile. Nell’ottobre del ’95 è stato nominato parroco don Rocco Gazzaneo. Con lui sono continuate e portate a termine molte migliorìe con il concorso di tanti volontari e l’impiego di ditte locali, cominciando con la elevazione del presbiterio e dell’altare, la coibentazione delle pareti interne, l’impianto elettrico a norma della Chiesa. Poi il rifacimento del pavimento. L’intervento è stato complesso perché è stato realizzato anche l’impianto di riscaldamento sotto traccia. Originale e di rara bellezza il disegno del pavimento marmoreo, con al centro il logo del grande Giubileo dell’anno 2000. Il campanile, slanciato e maestoso, misura 22,50 m, è stato completamente risanato e rivestito a nuovo e all’interno provvisto di una scala in ferro che porta fino alle campane. L’impianto delle campane da elettrico è stato convertito in elettronico. Il portico è stato pavimentato con porfido e attrezzato con panche di travertino. La strada che congiunge la Nomentana a via delle Molette è stata trasformata in una bella e dolce scalinata intitolata a Mons. Patrignani, ricoperta anch’essa di porfido e travertino. Anche il muro di contenimento su Via delle Molette è stato rifatto e abbellito di copertina di travertino e ringhiera artistica. Tutti questi lavori sono stati eseguiti con il concorso volontario di tantissimi parrocchiani che non sto ad elencare per paura di dimenticarmi di qualcuno, ma che sono sempre vivi nel cuore e noti a Dio. La comunità parrocchiale intanto è cresciuta attorno alle celebrazioni Eucaristiche e ha risposto con generosità e impegno alle numerose attività, con il desiderio di testimoniare con competenza lo spirito del Vangelo, frequentando corsi biblici e di formazione teologico pastorale con particolare attenzione ai poveri, ai malati e ai piccoli che sono seguiti anche durante il periodo estivo. Nel frattempo, gli interventi di ristrutturazione e adeguamento della Chiesa e dei locali parrocchiali sono continuati ininterrottamente. Anche l’aspetto artistico è stato curato. Alla base del Campanile e nella cuspide dell’entrata ci sono bellissimi e originali mosaici di piastrelle di ceramica di 33x33, opera della signora Alba Orofino che raffigurano episodi della vita di Gesù, le opere della carità, l’apparizione della Madonna di Fatima, il papa Giovanni Paolo II da poco canonizzato e, nascosto fra un ramo d’albero, il volto di san Pio da Pietrelcina.Della stessa autrice, con uguale tecnica, alcune lunette sul presbiterio raffiguranti i martiri Nomentani e il discorso della montagna, s. Rita, s. Giovanna d’Arco. Nella centina dell’altare è raffigurata una singolare ed espressiva immagine di Madonna degli Angeli, e sopra si libra nell’aria una statua di Cristo risorto accogliente.
L’autrice, quando è stata messa in posa la prima opera ha visto che era un tantino bassa e ne ha fatto una seconda, più slanciata che ha rivelato un volto sorprendentemente orientale, quella che si vede, che è sovrapposta alla prima. Sulla porta d’ingresso il pannello del grande Giubileo con personaggi appena canonizzati o sulla via della dichiarazione di santità. Molto eloquente il raggio luminoso che divide la storia in prima e dopo l’evento Cristo, con la luminosità delle opere dell’amore cristiano. Sempre all’interno, a sinistra c’è il Tabernacolo e sull’altare il fonte battesimale che sarebbe dovuto essere avvolto da un masso grezzo di travertino, ma un operaio, pensando di fare cosa gradita ha tagliato. È intarsiato con i simboli della redenzione: l’albero della vita e della croce. L’ambone è arricchito di intarsi Eucaristici. Sulle pareti le lunette della bellissima Via Crucis opera del famoso scultore prof. Perrotta. Nel tempo sono state realizzate quattro tele, due sono di Felice Pedretti, dono di Claudio Saccomandi raffiguranti il Battesimo di Gesù e il Mistero della Redenzione; e due di Piero Candelario, perugino, raffiguranti i ss. Primo e Feliciano, dono di Alessandro Sammartino. Nella cappella dei santi, è custodita anche la statua della Madonna de Cocharcas, peruviana. E’ una stupenda, decorosa e sobria Chiesa che aiuta a concentrarsi e a pregare, sempre avvolti da una fonte luminosa, luogo teofanico, assemblea e incontro qualificato di credenti rincuorati e ispirati dall’abbraccio misericordioso del Risorto intenti a testimoniare il Regno di Dio con la propria vita. Anche il salone-teatro e le aule sono state ristrutturate, con l’aggiunta di riscaldamento, impianto elettrico, infissi e finestre con vetro camera e impianto acustico. Alla fine del 2009, grazie anche alla generosa offerta della signora Dalia Garbieri che ha dedicato molto del suo tempo per il decoro della chiesa e, con discrezione ha aiutato tante persone bisognose, testimoniando esemplarmente la carità e l’amore cristiano, è stato possibile pagare il parziale rifacimento del tetto della Chiesa, coibentato, ventilato e coperto di una lamina di rame con la tecnica dell’aggraffatura. Anche il tetto del salone parrocchiale con i servizi igienici sono stati rifatti. Le strutture sono importanti e infatti anche l’interno dell’aula ecclesiale è stato rinfrescato per il 50° anniversario di fondazione, ma ciò che realmente conta, è la crescita nella fede e l’impegno a vivere da testimoni del Risorto ed è quanto vogliamo realizzare. Attualmente il parroco è ancora don Rocco. Gli abitanti sono circa cinquemila. La comunità parrocchiale con la partecipazione sentita alla vita ecclesiale e il coinvolgimento nei ministeri più disparati, manifesta una entusiastica testimonianza di vita cristiana che certamente da buoni frutti e speriamo anche il dono di vocazioni al Sacerdozio e alla vita consacrata. Vorrei, anche se non è nel mio stile, tributare un plauso a quanti seguono i ragazzi e i giovani; ai volontari del Centro Caritas, che da anni, ammirevolmente, svolgono un servizio di grande utilità alla comunità in stretta collaborazione con l’Amministrazione locale. Anche la pastorale familiare, con tante difficoltà e resistenze, si sforza di testimoniare la comunione ecclesiale e la evangelizzazione della società, partendo dal suo nucleo vitale: la Famiglia. La parrocchia è situata su Via Nomentana. È dedicata a s. Maria degli Angeli la cui festa si celebra nella terza decade del mese di maggio, organizzata dal comitato mariano della festa e dal comitato per Casali che cura anche la salvaguardia e migliorìa del territorio, promozione di attività di aggregazione sociale, culturali e di formazione alla responsabilità dei più giovani. Data la persistente e mordente crisi e la presenza di un gran numero di persone che hanno perso il lavoro e vivono con ansia, sfiducia e frustrazione, chiediamo alla nostra Patrona di intercedere e di aiutarci a costituire una cooperativa sociale che possa aiutarli a poter guadagnare il necessario per vivere e a sperare in un futuro migliore. Gli amici Peruviani hanno costituito un’ Associazione culturale. Nel mese di ottobre, con grande partecipazione di connazionali provenienti da tutta Italia, festeggiano in forma solenne la Madonna de Cocharcas. Anche questo è un segno di cattolicità e di integrazione, facilitata dalla comunanza di fede e venerazione mariana. Grazie di cuore a tutti per l’impegno e lo sforzo a vivere autenticamente da cristiani. La Madonna degli Angeli interceda per noi e ci protegga. Con il saluto sincero, la benedizione del Signore su tutti. Don Rocco